Il giapponismo (in francese japonisme e japonaiserie) è l’influenza che l’arte giapponese ha avuto sull’Occidente, in particolare sugli artisti francesi. Fu l’artista Philippe Burty, abile incisore, che nel 1873 coniò il termine Japonisme (Giapponismo in lingua italiana) che stava ad indicare l’attrazione e l’interesse dei pittori francesi verso l’arte del Sol Levante.
Gli artisti europei che vennero influenzati dall’arte giapponese furono: Van Gogh, Monet, Manet, Degas, Renoir, Pissarro, Klimt, e molti altri. Molti dei dipinti di Van Gogh imitano lo stile e i temi dell’ukiyo-e. Ad esempio Ritratto di père Tanguy, il proprietario di un negozio di articoli per pittori e artisti, mostra sei ukiyo-e diversi sullo sfondo. Dipinse inoltre La Cortigiana nel 1887, dopo aver trovato un ukiyo-e di Kesai Eisen sulla copertina del giornale Paris Illustré, nel 1886. Nello stesso tempo, collezionava stampe giapponesi ad Anversa.
Gli ukiyo-e, con le loro linee curve, i motivi delle superfici colorate e i vuoti, l’asimmetria della composizione e la bidimensionalità, ispirarono anche l’Art Nouveau. La linearità e i motivi curvi divennero dei cliché grafici, influenzando artisti di tutto il mondo.